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Zaha Hadid, London, London, Gran Bretagna

Zaha Hadid Architects: rendere l’ufficio un posto piacevole

L’illuminazione di ERCO supporta un design responsabile e il benessere dello staff nel rinnovamento degli uffici di Zaha Hadid Architects a prova di futuro

Lo studio Zaha Hadid Architects (ZHA), noto per scelte di design radicali come quelle del MAXXI, il museo delle arti del XXI secolo con sede a Roma, e del London Aquatics Centre, ha dovuto affrontare un tipo di sfida diversa dal solito nel riprogettare la propria sede principale a Londra. Invece di trasferirsi in un nuovo edificio, questo studio celebre in tutto il mondo ha rinnovato la propria sede al numero 101 di Goswell Road, che in precedenza ospitava una fabbrica tessile. Un impianto di illuminazione realizzato su misura da ERCO ha avuto un ruolo cruciale in questa trasformazione, rendendo gli spazi di questo edificio storico più flessibili e adatti a lavori estremamente variegati e in team.

Nuovi modi di lavorare

ZHA ha i suoi uffici nell’edificio a 7 piani dell'ex fabbrica già dal 2012, ma fino a poco tempo fa il team era diviso tra questa sede e una scuola convertita in uffici nelle vicinanze di Bowling Green Lane. Dopo la pandemia da Covid-19, durante la quale gli impiegati lavoravano principalmente da casa, si è reso necessario un cambio di prospettiva: i direttori dello studio ZHA hanno visto in questa situazione l’opportunità per riunire il team in un’unica sede e per riprogettare da zero gli uffici e l'organizzazione. Invece di limitarsi a provare a mettere in fila il maggior numero possibile di scrivanie, la nuova idea era di favorire diversi stili di lavoro, offrendo allo staff una maggiore scelta e flessibilità nelle modalità di lavoro e aumentando le probabilità di interazioni significative. «Dovevamo dar loro una ragione per cui valesse la pena venire fisicamente in ufficio», spiega il direttore Chris Lepine. «Abbiamo capito che gli spazi per le riunioni e dedicati al lavoro collaborativo erano la chiave.»

Zaha Hadid, London

Miglioramento del comfort visivo

Con spazi più ampi e una maggiore visibilità dalla strada rispetto alla vecchia scuola, l’edificio di Goswell Road era l’opzione considerata più adatta per il futuro dello studio, ma presentava comunque delle sfide. I soffitti dell'edificio erano molto bassi, una scalinata e il nucleo dell'ascensore erano vicino alla parete di fondo, quindi la luce naturale non riusciva a raggiungere molti punti degli spazi interni. «Avevamo un muro molto lungo senza neanche uno spiraglio per far passare la luce diurna», racconta Lepine. «Abbiamo capito che per fare questo rinnovamento nel modo giusto avremmo dovuto creare un’illuminazione che rendesse giustizia agli ambienti.»

Zaha Hadid, London

Aumentare la sensazione di spaziosità è stato il punto di partenza per l’impianto di illuminazione basato sui principi dello Human Centric Lighting sviluppato in collaborazione con ERCO. I wallwasher Opton migliorano la percezione complessiva di luminosità, mentre i downlight Jilly per binari elettrificati danno l’impressione che i soffitti siano più alti di quanto lo siano davvero. L’illuminazione arriva con discrezione nei punti in cui è necessaria, invece di inondare l’intero spazio, con apparecchi di illuminazione quasi completamente nascosti. In questo modo si migliora il comfort visivo senza creare evidenti macchie di luce e ombra. «A volte non mi accorgo che le luci sono accese finché non mi trovo proprio sotto gli apparecchi e guardo in alto,» dice Lepine.

Mai più un’unica soluzione buona per tutte le situazioni

Con i suoi spotlight facilmente riposizionabili lungo il binario elettrificato senza dover usare degli attrezzi, uno dei maggiori pregi del sistema Jilly è la sua flessibilità. E proprio la flessibilità era un obiettivo centrale nella riconfigurazione del numero 101 di Goswell Road, che è stata creata insieme all’unità ZHA’s Analytics + Insights (ZHAI), un gruppo di ricerca che usa i dati digitali e l’intelligenza artificiale per predire in modo intelligente il futuro del design dello spazio di lavoro. «In passato c'era un approccio unico per tutte le esigenze nel design degli uffici, ma ora è una cosa del tutto superata,» spiega Ulrich Blum, co-direttore di ZHAI. «Gli spazi di lavoro devono essere flessibili, anche con un breve preavviso, per adattarsi alle diverse modalità di collaborazione dei vari team.» Questo principio porta a un design con meno scrivanie ma con una maggior varietà negli spazi in cui le persone si possono incontrare. Un esempio è il quarto piano, convertito in uno spazio sociale che può favorire le riunioni spontanee e le occasioni di dialogo.

Gli spazi di transito sono posizionati verso il centro della pianta dell’edificio, delineati da un muro di sughero multisfaccettato che si estende in tutta l’altezza dell'edificio. Apparecchi Opton per binario elettrificato e Starpoint incassati nel soffitto nella versione 3000k emettono una luce più calda, a indicare che questa zona è il «cuore» dell’edificio, in contrasto con le tonalità più fredde dell’illuminazione degli spazi di lavoro.

I faretti Opton nel frattempo offrono un’illuminazione suggestiva e orientata sui modelli architetturali e sui disegni sparsi in tutto l’edificio, come testimonianza dell’impressionante portata dei progetti realizzati dallo studio ZHA.

Zaha Hadid, London

Il controllo wireless Casambi Bluetooth permette di sostituire o dimmerare facilmente le luci, sia individualmente che in gruppo. Questa funzione risulta essere particolarmente utile quando in ZHA si decide di cambiare gli oggetti esposti, e rende anche più semplice creare varietà negli ambienti per permettere ai collaboratori di trovare il posto per lavorare più adatto a loro. «Quando le persone lavorano da casa possono personalizzare tutto quello che vogliono,» spiega Blum. «Quando sono tornate in ufficio ci tenevano molto a mantenere questa autonomia, quindi era giusto dar loro la possibilità di modificare gli spazi.» Il sistema è anche flessibile e facile da adattare ai diversi usi degli ambienti, spegnendo automaticamente le luci negli spazi non in uso e migliorando di conseguenza l'efficienza energetica.

Zaha Hadid, London

Spazio per esporre

Il piano terra e il piano interrato uniscono le gallerie per le esposizioni con strutture dedicate alla ricerca del design e alla manifattura digitale, permettendo a ZHA di mostrare in diversi modi l’innovazione nell’architettura. Questi piani facilitano anche altre attività con il pubblico, dalle cene riservate agli eventi con drink, ai laboratori e alle conferenze. I faretti Parscan 48V di ERCO permettono a ZHA di evidenziare diverse zone a seconda dell’uso. «Possiamo trasformare la stanza in modi diversi,» spiega Melodie Leung, direttrice associata di ZHA. «A volte vogliamo uno spazio molto ampio e uniforme, altre volte cerchiamo un effetto più suggestivo.»

Zaha Hadid, London
Zaha Hadid, London

Leung crede che questi spazi simili a vetrine siano fondamentali per aiutare le persone a comprendere il processo alla base dell’architettura di ZHA. Una recente esposizione ha incorporato effetti di illuminazione dinamici che sembravano quasi animare gli oggetti in mostra. «Per noi è importantissimo creare un tipo di ambiente,» aggiunge Leung «che faccia capire subito a chi entra che sta entrando nel mondo di Zaha Hadid Architects»

Zaha Hadid, London
Zaha Hadid, London

Dal giorno in cui lo studio è tornato all’edificio al 101 di Goswell Road verso la fine del 2021, ZHA ha sperimentato diversi modi per conciliare il lavoro da remoto con la collaborazione in ufficio. Finora il riscontro è stato positivo e i collaboratori interagiscono e dialogano anche di più, nonostante passino meno tempo in ufficio. Il risultato è un ambiente dinamico, perfetto per uno studio di architettura focalizzato soprattutto sul futuro.

Zaha Hadid, London

Apparecchi usati

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