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Illuminamento: definizione, misurazione e calcolo

Rappresentazione grafica dell’illuminamento.

Illuminamento E come unità di misura per l’unità di superficie A colpita dal flusso luminoso.

L’illuminamento (E) indica la quantità di luce che colpisce una superficie. È il rapporto tra il flusso luminoso (Φ) e le dimensioni della superficie illuminata(A). L’unità di misura dell’illuminamento è il Lux (lx), che corrisponde a un Lumen su un metro quadrato (1lx = 1lm/m2). Gli illuminamenti diminuiscono in modo proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente luminosa (legge fotometrica della distanza).

Panoramica sull’illuminamento

Il know-how sull'illuminazione ERCO anche in forma di whitepaper:

Come si misura l’illuminamento?

Per misurare direttamente l’illuminamento si fa uso di un luxmetro o di un fotometro. Un sensore di luminosità con un determinato diametro misura la luce incidente e fornisce sull’apparecchio il relativo valore in lux. Esistono diverse categorie di fotometri, classificati in base alla tolleranza dei valori rilevati:
Classe A: tolleranza +/- 5%
Classe B: tolleranza +/- 10%
Classe C: tolleranza +/- 20%
Per le soluzioni illuminotecniche professionali si usano esclusivamente fotometri delle categorie più alte. Esistono anche numerose app per smartphone che permettono di misurare l’illuminamento tramite un sensore di luminosità, ma solitamente non sono omologate e paragonando i risultati con quelli ottenuti tramite luxmetri professionali, i valori rilevati sono molto diversi.

Buono a sapersi:
per misurare correttamente l’illuminamento si dovrebbe usare un luxmetro omologato. La testa fotometrica va orientata in modo che sia parallela alla superficie di misurazione, idealmente dovrebbe poggiare su di essa. Dato che il fotometro misura tutta la luce che colpisce questo punto, bisogna assicurarsi che la persona che sta effettuando la misurazione non metta in ombra gli apparecchi di illuminazione nell’area di misura.

Come si può calcolare l’illuminamento?

L’illuminamento medio in orizzontale Em si calcola a partire dal flusso luminoso Φ che colpisce la superficie osservata A:

illuminamento (lx) = flusso luminoso (lm) / superficie A (m2)


Per un calcolo pratico si può usare una calcolatrice per ottenere l’illuminamento su un punto anche partendo dall’intensità luminosa. L’intensità luminosa si può dedurre dalla distribuzione luminosa indicata sulla scheda tecnica dell’apparecchio di illuminazione. La formula da usare è la seguente:

illuminamento (lx) = intensità luminosa (cd) / distanza (m)2


Questa formula descrive la legge della distanza fotometrica: l’intensità luminosa espressa in Candele (cd) si divide per il quadrato della distanza (m) tra la superficie di emissione della luce e la superficie di misurazione. In questo processo è importante assicurarsi che la luce colpisca la superficie obiettivo con un angolo di 90°.

Quali sono i valori di illuminamento da rispettare sul luogo di lavoro?

Una buona illuminazione sul luogo di lavoro è importante per favorire la concentrazione nel corso della giornata, ma anche per poter lavorare in sicurezza. La norma europea EN 12464 stabilisce i requisiti illuminotecnici che vanno rispettati: i punti principali oltre l’illuminamento sono

  • la distribuzione della luminanza,

  • il rischio di abbagliamento,

  • la direzione della luce,

  • la tonalità di luce e la resa cromatica,

  • lo sfarfallamento e

  • la luce diurna.

Tabella dell’illuminamento: Quanti lux sul luogo di lavoro?

Ambienti lavorativi e attività Illuminamento lx
Cucine, mense e aree relax 200
Ufficio: archiviare e fotocopiare 300
Ufficio: scrivere, leggere ed elaborare dati 500
Ufficio: disegno tecnico mano 750
Archivio 200
Area vendite 300
Area Checkout 500
Lavori di precisione 1000


Fonte: ASR A3.4 Beleuchtung und Sichtverbindung, Ausschuss für Arbeitsstätten, ASTA-Geschäftsführung, BAuA, www.baua.de (Illuminazione e linea di vista, comitato per i luoghi di lavoro)

La norma attualizzata DIN EN 12464-1 del 2011 dà particolare importanza alla definizione di luce diurna. In più, l’illuminazione dev’essere sempre orientabile o regolabile.
In Germania, anche la commissione per i luoghi di lavoro presentata dal Ministero Federale del Lavoro e degli Affari Sociali fa riferimento alle conoscenze scientifiche attuali sulla sicurezza e la salute sul lavoro e sulla configurazione e gestione dei luoghi di lavoro:


  • L’illuminamento medio nell’ambiente che circonda un luogo di lavoro che ha un illuminamento di 300lx deve ammontare almeno a 200lx.

  • Nei luoghi di lavoro illuminati con un valore pari o superiore a 500lx, l’illuminamento medio dell’area circostante dev'essere almeno di 300lx.

  • Illuminamenti superiori a 500lx nell’ambiente di lavoro possono richiedere un illuminamento medio più alto nelle aree circostanti.

  • L’illuminamento minimo nell'area circostante non può essere inferiore a un valore pari a 0,5 volte l’illuminamento medio dell’ambiente circostante.


Per compiti visivi semplici si ottiene una capacità visiva sufficiente già con illuminamenti bassi, mentre compiti visivi complessi richiedono illuminamenti elevati. Per esempio, 20 lux è il limite minimo che permette di distinguere i lineamenti del volto delle persone.

Buono a sapersi:

è possibile sommare l’illuminamento ottenuto da due o più sorgenti luminose. Se ad esempio un apparecchio di illuminazione in ufficio illumina una scrivania con un illuminamento di 500lx, e un secondo apparecchio svolge lo stesso lavoro, sommando gli illuminamenti prodotti dai due apparecchi si ottiene un illuminamento complessivo sulla scrivania di 1000lx.

Che differenza c’è tra illuminamento e luminanza?

Illuminamento e luminanza sono due grandezze illuminotecniche molto importanti nella progettazione. Entrambe riguardano la funzione di efficienza luminosa dell’occhio umano. L’illuminamento è un’unità di misura riferita alla luce che colpisce una superficie, mentre la luminanza indica la luce riflessa dalla superficie. Illuminando un foglio bianco e uno nero con la stessa intensità si otterrebbe lo stesso illuminamento su entrambi i fogli, ma il foglio bianco riflette una maggiore quantità di luce rispetto a quello nero, quindi ha una luminanza decisamente più alta.

Cos’è l’illuminamento puntuale?

A differenza dell’illuminamento medio (Em), che determina la media dell’illuminamento di una superficie, l’illuminamento puntuale (Ep) indica con precisione l’esatto illuminamento su un punto determinato.

La legge fotometrica della distanza permette di calcolare anche l’illuminamento in un singolo punto dell’ambiente. Eventuali quote di illuminazione indiretta solitamente non si prendono in considerazione, ma si possono comunque includere con un calcolo aggiuntivo. Il calcolo dell’illuminamento puntuale entra in gioco soprattutto nella progettazione illuminotecnica su superfici strette e limitate, illuminate da un unico apparecchio di illuminazione, per esempio delle opere in una mostra.

Il know-how sull'illuminazione ERCO anche in forma di whitepaper:

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